Camici sacerdote

Il camice del sacerdote, lunga e ampia tunica di tela bianca che ricopre tutta la persona, è la veste liturgica riservata al clero maggiore : suddiacono, diacono, sacerdote e vescovo.

Si riveste dopo l'amitto e si porta sotto la casula, la dalmatica, la tunicella nelle celebrazioni della Messa, nelle processioni e benedizioni solenni. Si cinge i...

Il camice del sacerdote, lunga e ampia tunica di tela bianca che ricopre tutta la persona, è la veste liturgica riservata al clero maggiore : suddiacono, diacono, sacerdote e vescovo.

Si riveste dopo l'amitto e si porta sotto la casula, la dalmatica, la tunicella nelle celebrazioni della Messa, nelle processioni e benedizioni solenni. Si cinge in vita con un cingolo e può essere di lino, cotone o lana.

I modelli nel tempo si sono evoluti da quello originario cosiddetto "romano" ed oggi ve ne sono alcuni dotati di zip per rendere più semplice e veloce la vestizione. 

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Sottocategorie

  • Camice scollo romano

    Il camice scollo romano è il camice sacerdotale più classico e diffuso. Presenta uno scollo sagomato e piegoni oppure un'arricciatura o addirittura un plissè nella variante più complessa e preziosa. Può essere decorato con tramezzi, pizzi o ricami. Essi sono solitamente presenti in misura ridotta anche sulle maniche.

    Al fondo, nel centro, il camice sacerdotale presenta una croce.

  • Camici con zip

    Il camice sacerdotale con zip, è la variante più moderna del classico camice romano. Fermo restando i decori mutuati dalla versione più classica, il camice con zip presenta un collo tondo risvoltato. La cerniera può essere presente o sul petto oppure nascosta sulle spalle. 

    La vestizione ne risulta più semplice e veloce.

  • Camice con cappuccio

    Il camice con cappuccio è solitamente indossato dai sacerdoti appartenenti agli ordini monastici: benedettini, francescani, carmelitani e altri.

    E' possibile realizzare il camice con cappuccio in tessuti di lana, o di cotone, adornando il fondo e le maniche con ricami.  

  • Cotta sacerdotale e...

    La cotta sacerdotale è la veste bianca indossata dai sacerdoti e dai ministranti durante le celebrazioni liturgiche sopra la veste talare, con cui costituisce l'abito corale del clero.

    Essa è caratterizzata dal tipico scollo romano ed è lunga solo fino all'altezza delle ginocchia del sacerdote. Come per il camice, la cotta può essere adornata con ricami o inserti di pizzo che la rendono più preziosa.

    Il rocchetto è esteticamente simile alla cotta ma ha un uso differente: è parte dell'abito corale di chi ha il privilegio di indossarlo, ma non è un abito liturgico. Perciò, il rocchetto non va mai indossato come ultimo paramento, ma sempre sotto un altro paramento.

    Rocchetto e cotta si distinguono tra loro, oltre che per la loro funzione, anche per la forma delle manche: larghe e corte nella cotta, aderenti e lunghe nel rocchetto.

  • Camice modello antico

    Il camice sacerdotale antico riprende il modello sartoriale dei camici sacerdotali del passato, che erano molto ampi anche per via della arricciatura sulle spalle. 

    Questo genere di camice è realizzabile in cotone o in tessuto di fresco lana.

  • Cingoli per camici

    I cingoli per camici sono delle cinture a forma di corda che il sacerdote utilizza per stringere il camice attorno alla vita. Essi possono essere di diversi colori a seconda del tempo liturgico o la memoria del giorno. 

    Simbolicamente, il cingolo rappresenta la virtù del dominio di sé.