Paramenti sacerdotali

I paramenti sacerdotali, sono le vesti che indossa specificamente un presbitero o un vescovo. Essi sono il camice, l'amitto, il cingolo, la casula, la stola, il pallio e la mitria.
I colori dei paramenti sacerdotalicambiano nei colori per ogni tempo liturgico e nelle forme a seconda degli stili. 

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  • Casula sacerdotale

    Per casula sacerdotale si intende la sopravveste che il sacerdote assume per la celebrazione della Messa. La casula sacerdotale deriva dall'antica "poenula", l'ampio mantello in voga fino al V secolo nel mondo greco-romano, che poi restò esclusivamente nell'uso liturgico.

    La casula sacerdotale assume poi diversi nomi a seconda delle epoche e degli stili.

    Ad oggi possiamo individuare 4 tipi di casula sacerdotale:

    • casula sacerdotale paleocristiana
    • casula sacerdotale medievale
    • casula sacerdotale borromea
    • casula sacerdotale moderna 
  • Pianeta

    La pianeta è il paramento liturgico indossato dal sacerdote durante la celebrazione eucaristica. Essa ha la stessa funzione e la stessa origine della più nota casula, ma in forma diversa: la pianeta, infatti, rappresenta il tentativo, avvenuto nel corso dei secoli, di semplificare le forme troppo ampie della casula. L'evoluzione storica dei tessuti, divenuti sempre più rigidi, e l'attenzione all'aspetto scenico delle celebrazioni, hanno indotto alla riduzione della dimensione dell'antica paenula, che di contro si è arricchita di sontuosi ricami e passamanerie, e all'evoluzione della forma stessa, facendola assomigliare ad un violino.

  • Stola per sacerdote

    La stola per sacerdote è l'insegna della potestà di ordine che in Vescovo, sacerdote e diacono indossano durante alcune funzioni liturgiche.
    L'origine della stola per sacerdote è assai controversa, benché la maggior parte dei liturgisti ne faccia risalire l'antenato all'"orarion".

    La stola per sacerdote può essere dritta e lunga o di forma trapezioidale al fondo, a seconda che sia sacerdotale semplice o pastorale ( o romana ). La lunghezza varia tra i 2 e 2,50 metri. Dovrebbe sempre essere decorata al collo con una croce, ma è buona regola impreziosirne anche il fondo con frange i fiocchi.

  • Piviale

    Il Piviale è una veste liturgica a forma di ampio mantello, aperto sul davanti e tenuto fermo all'altezza del petto con un gancio. Esso deriva il suo nome da un'antica veste romana, pluviale o vestis pluvialis, un ampio mantello in lana dotato di cappuccio che ricopriva interamente il corpo della persona per proteggerla dal freddo e dalla pioggia.

    Durante il secolo XI avvenne il processo di trasformazione del piviale: la lana fu sostituita da pregiati tessuti in seta; il cappuccio si ridusse fino a rimanere un ornamento: lo scudo che nei piviali odierni scende sulle spalle non è che una lontana reminiscenza del primitivo cappuccio.

  • Velo omerale

    Il velo omerale è anche detto continenza o vimpa. Esso è uno scialle di forma rettangolare, con misure variabili in lunghezza e larghezza. Solitamente esse sono comprese tra i 2,5 e i 3 metri di lunghezza per 60 e 100 cm in larghezza.

    La tradizione vuole che il velo omerale sia decorato con il simbolo dell'ostia o della croce al centro. Anche i bordi sono solitamente decorati.

    Per confezionare il velo omerale si usa la seta ed in genere il medesimo tessuto di cui si compone il piviale abbinato. Il velo omerale può essere del colore del tempo liturgico nelle messe pontificali, ma non è mai nero. 

  • Pallio per casula

    Il pallio per casula è uno stolone che riprende nella forma il pallio indossato dai vescovi metropoliti e dal Papa. Esso viene indossato sulla casula appoggiato sulle spalle, secondo l'antica tradizione.

  • Amitto

    L'amitto è un panno di lino rettangolare munito di due fettucce, che si appoggia sulle spalle e si lega attorno alla vita. Esso ha lo scopo di coprire l’abito quotidiano attorno al collo e simbolicamente deve proteggere il sacerdote dalle tentazioni del demonio, in particolare dai pensieri e dai desideri cattivi durante la celebrazione liturgica.